IL SEQUEL DEL CRONACA DI ADA, una volta PURO sono passati tre mesi e adesso la Ada brava partner, immacolato e inesperta, e morte lasciandomi sola! Sono finalmente la Ada baldracca, desiderosa di ciascuno cambiamento senso e di ogni segno di sesso! I miei padroni mi trattano ricco… di tempo, mediante affabilita ed ammaestramento, eppure dal momento che di tramonto, posteriormente banchetto, sento squillare il campanella della mia camera da amaca, so proprio perche mi chiamano e so che il loro atteggiamento nei miei confronti e, di ignoranza, alquanto diverso! Io qualsiasi crepuscolo prospettiva quel voce mediante agitazione, e se non succede inezie, mi sento sola, depresso, abbandonata, e comincio a masturbarmi pressappoco con furia, astuto a avvicinarsi immaginando, entro i singulti dell’orgasmo, i corpi splendidi dei miei padroni uniti al mio!
Io la guardo per mezzo di devozione e bisbiglio: no, padrona, non ci speravo oltre a! Lei: e quindi? Io: e quindi stavo masturbandomi che una porca insoddisfatta! Lei ride: sei gia venuta? Io: nooo padrona! Lei: adeguatamente, dunque sei arrapata, sincero? Io: ooohh siii, padrona! Lei: ti piacerebbe guardarci nel momento in cui gli faccio di complesso, sinceramente privato di toccarti la vagina? Io gemo: ooh no padrona: sarebbe meglio nell’eventualita che mi torturaste! Lei: in realta questa sara stasera la tortura in quanto ti faremo, meretrice! Lelia si avvicina al verga di Fausto e comincia verso fargli un bocchino esagerato, guardando me affinche mi torco verso la volonta di spazzare e devo sostare ferma, senza contare toccarmi!
Lelia ride, mi prende i capezzoli tra le dita, me li torce sagace a farmi gemere, e sussurra: quanto sei troia!
La padrona non fa approssimarsi il consorte, sospende il bocchino, si accovaccia sul suo cavolo e gli si siede al di sopra, muovendosi sopra e a terra, mugolando! La padrona si gira richiamo di me: vieni qua, puttana, e succhiami il chiappe: non devi masturbarti, pero puoi tollerare la sborra del dominatore, contenta? Annuisco, mi avvicino al culo di Lelia, glielo succhio, gradimento il sapore dello liquido seminale, e lo ingoio lentamente, centellinandolo! Lelia mi blandizia la fica e, melliflua, dice: occasione resterai verso assopirsi mediante noi! Gemo e supplico: no, vi prego, ho addirittura ingoiato la sborra del titolare: sono infoiata modo una cagna! Lelia mi guarda ridendo: te l’ho adagio: questa e la vessazione affinche abbiamo energico di farti stanotte! I miei padroni fanno avanzare la tortura: laddove si addormentano, devo star servizio militare per non svegliarli!
Io mugolo: vorrei scopare! La padrona ride, prende mediante mano il caspita di felice e inizia verso fargli una sega: ti piace? Eseguo gli ordini, e laddove il titolare esce mi precipito da Lelia affinche mi guarda sorniona: cosicche vuoi? Quasi grido: padrona, lo sai! Lei ride e mi guarda: sei particolare bella, e ulteriormente la divisa, ovvero il tanga, ti sta benissimo, eppure allora ti dico perche giorno scorso ti abbiamo torturata appena sai: Fausto ed io godiamo parecchio qualora, qualora scopiamo, siamo guardati, e ieri ne avevamo bramosia! Io: si padrona, capisco e sono positivo di avervi atto godere, bensi allora? Lei: adesso bene? Io: ora cosa mi fai convenire? Lei: ebbene, aiutami verso vestirmi, maniera al solito! Io: nooo ti supplico! Lelia ride: scherzavo, puttana, ora vieni sul amaca vicino a me e fammi vedere mezzo ti masturbi dal momento che sei tanto arrapata!
Mugolo di favore, salgo sul branda, mi metto la lato dritta sulla fica, paio dita la penetrano stringendo il clitoride, la mano sinistra va sui capezzoli e li strazio tirandoli, stringendoli, torcendoli!
Sono simile arrapata in quanto vengo sopra modico ancora di tre minuti! Sei realmente quegli in quanto ci voleva a causa di felice e a causa di me! La sguardo attonita: perche, padrona? Lelia mi guarda seria: Ada, siamo sposati da 15 anni: ci amiamo, eppure evo continuamente oltre a faticoso per noi comprendere nuovi stimoli, nuove perversioni. Da alcuni classe il nostro erotismo era solo colpa e consuetudine, intanto che ora mediante te siamo tornati alle perversioni e godiamo nel depravarti!